
Tracklist:
- Unicorn
- Aspartame
- Blueboy
- Ephemera
- Mercury Rising
- Dream Machine
- Twins
- Minus 3
- Pop Nostromo
- Afterbirthing
- Rosebud
Anno: 2010
Label: Gusstaff Records (Clicca per acquistare, disponibile anche su Amazon)
Nato dalle menti ispirate di Hugo Race e Michelangelo Russo, già di recente sodali nell'ottimo "John Lee Hooker's World Today", Gemini 4 è il disco perfetto per dare il giusto valore all'eclettismo dei due musicisti australiani.
Non è da tutti, infatti, passare dal blues - più o meno classico - ad un album di elettronica sperimentale come questo Gemini 4. Il disco si compone di 11 brani tutti strumentali, che si muovono tra la chillout e techno, abbracciando concetti musicali astrali.
Il risultato è un disco che strizza l'occhio ad un'elettronica vintage, che regala immagini suggestive e molto cinematiche, come nella opening-track, Unicorn.
Ad Hugo Race e Michelangelo Russo si uniscono la tastiersta Julitha Ryan e l'ingegnere del suono Andrew 'Idge' Hehir, i cui tappeti sonori pervadono tutto l'album. Le due suite centrali, Ephemera e Mercury Rising, sono forse l'apice slo-core di Gemini 4.
Riuscire ad etichettare all'interno di un singolo genere questo disco è un'impresa da cui stare alla larga, visto che, aggiungendo gli ulteriori echi trip-hop di Blueboy e la psichedelia di Twins, il tentativo porterebbe solo ad un misero fallimento.
Gemini 4 è un lavoro etereo, decisamente elevato. Un lavoro da ascoltare ad occhi chiusi, lasciando che le note ci portino via verso luoghi inesplorati. Luoghi dove figure e colori non ben definiti cambiano forma, mossi da una musica a tratti pulsante, a tratti avvolgente, decisamente immaginifica.