Mi piacerebbe sapere come ti senti riguardo la scrittura, oggi. E' diventato più facile rispetto a quella che sembrava una sfida, per "Skeleton Tree" (ricordo lo avessi detto in One More Time With Feeling, che avevi perso la presa sulla scrittura, per un po'). Pensi di star cambiando come songwriter, magari alla luce di questa forte comunione con i fan? Com'è il processo, adesso?
JAKUB, ŁÓDŹ, POLAND
Caro Jakub,
la buona notizia è che nell'ultimo anno mi sono sentito pienamente connesso con la mia scrittura. Qualcosa è di certo cambiato e ho scritto molte nuove cose. Non sai che sollievo sia stato. Sto scrivendo molto e cose molto forti e a fuoco, per quanto mi riguarda. Ma, hai ragione, per un anno è stato molto difficile capire "come" scrivere, perché la situazione era collassata e Susie ed io siamo stati scaraventati fuori dalle nostre vite. Eravamo come stranieri nello spazio.
Ma cosa è collassato? Qual è il centro delle nostre vite? Nel caso di un artista (e magari è lo stesso per tutti) io direi che è quel senso di meraviglia. Le persone creative, di solito, hanno una propensione molto acuta per la meraviglia. Un grande trauma può portarti via tutto ciò, l'abilità di restare stupito dalle cose. Tutto perde la sua lucentezza e sembra irraggiungibile. Stavamo sopravvivendo, ma stavamo sopravvivendo in esilio ai bordi delle nostre stesse vite, molto lontani dalle cose che importavano veramente.
Quindi come siamo tornati alle nostre vite - alla meraviglia dell'esistenza - a reclamare quel senso di stupore? Beh, per me, è qualcosa che ha a che fare con il lavoro, ma anche qualcosa che ha a che fare con la comunità. Lavoro e comunità. Ho realizzato che il lavoro era la chiave per tornare alla vita, ma anche che non ero solo nel mio lutto e che molti di voi, in un modo o nell'altro, penavano per i propri dolori, per le loro pene. Lo sentivo, durante i concerti. Sentivo in maniera molto acuta che quel senso di dolore era il tessuto che ci teneva tutti insieme.
Sono state queste due cose - comunità e lavoro - che hanno fatto vedere a Susie e a me che c'era una strada, lì davanti a noi. Il lavoro è diventato il salvagente che ci è stato lanciato mentre galleggiavamo perso nel narcisismo e nell'egocentrismo. E' stato subito molto chiaro ad entrambi che non eravamo soli! Potevamo vedere che ce n'erano tanti, lì fuori, a fluttuare nel buio, lontani dalle proprie vite. Sembrava fossero ovunque guardassimo, persone in cerca di un significato ed in cerca della meraviglia.
Noi tutti abbiamo bisogno di fare un passo indietro verso la meraviglia. Io l'ho fatto scrivendo. Mi sono seduto e ho cominciato a scrivere e scrivere, e facendolo ho trovato la via del ritorno, o quantomeno una via che mi portasse oltre il velo del lutto, dall'altro lato. Ho sentito molto forte su di me che questo dolore comune, e la nostra abilità di poterlo trascendere, fosse ciò che ci teneva assieme. Questo, però, non ha nulla a che fare con una visione pessimistica del mondo, anzi, direi quasi l'opposto. Era chiaro che, come esseri umani, abbiamo enormi capacità che ci permettono di elevarci al di sopra della nostra sofferenza - che abbiamo un senso innato per la trascendenza. Questa è stata la lucida realizzazione che ha cambiato la natura del nostro modo di rapportarci a tutto.
Per rispondere alla domanda riguardo il se vi sia stato o meno un cambiamento nella scrittura, direi che c'è stato un cambiamento fondamentale. Ho trovato un modo di scrivere che va oltre il trauma, facendolo in maniera autentica, e che ha a che fare con tante cose, ma che non volta mai le spalle alla morte di mio foglio. Con un po' di allenamento ho realizzato che è possibile provare un senso di meraviglia, andando oltre il personale. Nel farlo, è tornato il colore nelle cose, con una rinnovata intensità e il mondo mi è sembrato più chiaro, luminoso e nuovo. E sono davvero felice di ciò. Sto bene nell'avere di nuovo un portatile pieno di parole.
Qui c'è un testo, si chiama Fireflies, che ho scritto un po' di mesi fa e gira un po' attorno a questa idea.
Con amore, Nick.
LUCCIOLE (Fireflies)
Gesù riposa nelle braccia della madre
E' un fotone rilasciato da una stella morente
Ci muoviamo di notte attraverso la foresta
Il cielo è pieno di mortali ferite di luce
Tutto ciò che ci serve è semplicemente troppo lontano
Siamo lucciole che un bambino ha chiuso in un barattolo
Io sono qui e tu sei dove sei
Io sono qui e tu sei dove sei
Abbiamo vissuto così a lungo nella foresta
Giacciamo sotto un cumulo di foglie
Siamo incompleti sotto una luce incompleta
Non riusciamo a dormire, impauriti dai nostri sogni
Non c'è un ordine, qui, nulla può essere programmato
Siamo lucciole che un bambino ha chiuso in un barattolo
Siamo fotoni rilasciati da una stella morente
Io sono qui e tu sei dove sei
Io sono qui e tu sei dove sei
Giacciamo tra i nostri atomi e ti parlo di cose
E a volte spero tu possa capire
Che non c'è ordine, qui, e non c'è una via di mezzo
Nulla può essere previsto e nulla può essere programmato
Siamo lucciole che pulsano debolmente nel buio
Noi siamo qui e tu sei dove sei
Noi siamo qui e tu sei dove sei
FIREFLIES (Lucciole)
Jesus lying in his mother’s arms
Is a photon released from a dying star
We move through the forest at night
The sky is full of exit wounds of light
Everything we need is just too far
We are fireflies a child has trapped in a jar
I am here and you are where you are
I am here and you are where you are
We have lived a long time in the forest
We lie beneath the heaps of leaves
We are partial to this partial light
We cannot sleep and fear our dreams
There is no order here, nothing can be planned
We are fireflies trapped in a little boy’s hand
We are photons released from a dying star
I am here and you are where you are
I am here and you are where you are
We lie among our atoms and I speak to you of things
And hope sometimes that maybe you will understand
There is no order here and there is no middle ground
Nothing can be predicted and nothing can be planned
We are fireflies pulsing dimly in the dark
We are here and you are where you are
We are here and you are where you are
Pioi leggere l'originale qui.