In risposta ad Elettra di Berlino (Issue #8), hai detto che avresti "dato fottutamente di matto" se il mondo fosse stato sul punto di finire nell'arco di 72 ore. Grande risposta. Ma sarebbe andata così per tutte le 72 ore?
JAMES, SKIPTON, INGHILTERRA
Caro James,
Ok, valida osservazione. Prima di tutto avrei cercato di capire chi è la persona che ha fatto l'annuncio, per capire se fosse una fonte d'informazione e non qualche pazzoide per strada con un cartello in mano.
Se la persona che ha annunciato la fine del mondo sembra credibile, darei un'occhiata ai motivi che stanno portando alla fine del mondo. Se il motivo fosse scientifico, naturale, come l'impatto di un asteroide (che avrebbe senso, visto le 72 ore), piuttosto che diciamo una attacco nucleare (per cui probabilmente non riceveremmo quel tipo di avviso), o un'intelligenza artificiale che ci sottomette al punto della non-esistenza, o la sovrappopolazione, o l'intera umanità che allo stesso tempo perde la voglia di vivere (una possibilità ben definita), o una catastrofica pandemia, o eventi atmosferici estremi (tutto ciò comunque accadrebbe in maniera incrementale e non esattamente in 72 ore), a quel punto andrei a controllare i canali giusti, per avere conferme scientifiche.
Se ci fosse un vasto consenso tra gli scienziati che, dopo tutto, sono nel business del sapere le cose, come ad esempio i cambiamenti climatici, la madre delle paura apocalittiche dove il 97% degli scienziati ascrive le colpe agli esseri umani - prenderei per buono ciò che dicono e non sarei così negligente da negare le loro previsioni.
Poi passerei col tentare di fare ogni cosa possibile per fermare il processo. Chiamerei il mio amico Bono. Se anche Bono non potesse fermare la fine del mondo, e semplicemente non ci fosse speranza - con l'annientamento assolutamente e inequivocabilmente inevitabile - raccoglierei la mia famiglia, li stringerei forti e direi loro parole di conforto. Prenderei le loro mani e pregherei sommessamente per un momento, perché la preghiera collettiva può avere un effetto calmante, e pregherei alla possibilità dell'esistenza di un Dio, e che la vita dopo la morte fosse di tipo Cristiana (l'unica dove io e la mia famiglia avremmo una piccola chance di entrare) e non Musulmana (dove non entreremmo) o Hindu (dove potremmo tutti tornare sulla terra come scarafaggi) o Ebrea (che, per quanto possa capire, significherebbe cattive notizie per tutti).
Chiamerei mia madre. Accarezzerei i cani. Poi mi volterei verso mia moglie, guardando nei suoi adorabili occhi, sposterei una ciocca di capelli dal suo viso e a bassa voce le direi che l'ho amata, l'ho sempre amata e che continuerò ad amarla fino alla fine del mondo. Dopo, e solo dopo, con tutta la forza del caso ed estrema riluttanza, darei fuori di matto.
Con amore, Nick.
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