Mi ha preoccupato la tua risposta ad una domanda che ti è stata rivolta a Brisbane, dove hai rigettato l'idea di lasciare un'eredità – che non importa cosa ti sei lasciato alle spalle. Vorrei sfidarti su questo argomento. Il nucleo di un lavoro artistico che ha avuto un enorme impatto personale sulle vite di tante persone – dando senso, gioia e speranza e che ha modellato il modo in cui molti guardano il mondo – è un'eredità che va riconosciuta e rispettata. Puoi precisare cosa pensi della tua eredità?
ANGELINA, BRISBANE, AUSTRALIA
Cara Angelina,
capisco e concordo con quanto dici – la mia risposta è stata sprezzante e poco d'aiuto. Come hai fatto notare, tendeva ad indebolire il rapporto che molte persone hanno con i miei lavori. E questo mi dispiace. Apprezzo molto il fatto che tu mi abbia scritto, respingendo quanto da me detto.
Quello che avrei dovuto dire è che sono ancora così tanto attivo e coinvolto nel business del songwriting, che sono impegnato a fare tutto ciò che è in mio potere per stare a galla. Questo non è facile come sembra, e coinvolge anche una certa dose di auto-inganno. Parte di quel processo consiste nell'assumere un comportamento sdegnoso verso le mie canzoni precedenti, come se il mio miglior lavoro dovesse ancora arrivare. Come potrei continuare a scrivere, se pensassi il contrario? Qui, molto probabilmente, la verità si scontra con la necessità. Guardiamo a ciò che dovrebbe essere, piuttosto che a ciò che è. Le nuove canzoni che hanno appena preso forma necessitano di tutto il supporto possibile, al cospetto dell'impossibile peso delle centinaia di canzoni che ho già scritto. In effetti, come potrebbe la nuova idea competere con il profondo attaccamento che le persone sembrano avere con le passate e apprezzate canzoni?
Quando scrivo sto danzando sulle ninfee e l'eredità può avere un peso terrificante. Devo restare un passo avanti alle canzoni, saltando ottimisticamente di ninfea in ninfea, facendo del mio meglio per ignorare quella grande onda scura di lavoro che si fa gigante dietro di me. Quanti artisti abbiamo visto fermarsi e girarsi a guardare, solo per poi annegare in una pozza della loro stessa eredità.
Sono sicura che verrà il momento, Angelina – forse in un futuro non troppo distante – in cui potrò sedermi come un vecchio e pazzo patriarca e buttare un occhio lacrimante a ciò che ho lasciato, mentre mi spingono sul palco per ricevere la mia “onorificenza alla carriera”, ma non quest'anno, per favore, ti prego, non quest'anno.
Con amore, Nick.
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