So chi sono i Grandi, ma quali sono i poeti che ami di più?
ASTRID, LA, USA
Durante uno degli eventi “In Conversation”, hai detto che guardi ad alcuni poeti come ispirazioni per il tuo songwriting. Quali?
KATIE, PERTH, AUSTRALIA
Care Astrid e Katie,
Ho sempre letto tanta poesia. E' parte del mio lavoro di songwriter. Provo a leggere almeno mezz'ora di poesie al giorno, prima di cominciare con lo scrivere le mie cose. Mi forza ad usare l'immaginazione, facendo divenire la mia mente più ricettiva alla metafora e all'astrazione e mi serve come ponte per passare da uno stato mentale razionale ad uno strano stato di allerta, nel caso che una preziosa idea decidesse di farsi viva.
A volte il leggere è quasi una rogna, e ci sono molti “Grandi” poeti che trovo noiosi, incomprensibili, prolissi e dolori da leggere. Possono essere negativi per il processo immaginativo.
Comunque, ho un po' di poeti che, puramente a livello personale, mi deliziano sempre e sono puro piacere da leggere. Ci sono abbastanza sorprese nella loro scrittura, da tenere la mente viva e leggera. Questa è, in nessun caso, una lista definitiva ed è in ordine casuale. Infatti, sono semplicemente seduto qui che guardo la mia libreria. Sono poeti la cui compagnia mi piace ogni volta.
Stevie Smith
Frederick Seidel
William Blake
Sherwood Anderson
Rae Armantrout
Langston Hughes
E. E. Cummings
W. B. Yeats
John Berryman
Sylvia Plath
Thomas Hardy
Philip Larkin
Emily Dickinson
Sharon Olds
W. H. Auden
Solo per dire, la mia lista in questo caso riguarda solo poeti che scrivono in inglese, per il solo motivo di renderla più gestibile.
Oltre questa lista ci sono varie antologie di poesia che ogni volta che mi ci addentro, rappresentano un'esperienza ed un immenso piacere, su tutte quelle messe assieme dal grande Jerome Rothenberg – tra cui Barbaric, Vast and Wild, Shaking the Pumpkin, A Big Jewish Book, America a Prophesy e Technicians of the Sacred (vedi Red Hand File #5)
Con Amore, Nick.
Puoi leggere l'originale qui.