Come definiresti il tipico fan di Nick Cave? Tutti noi abbiamo un’idea chiara di te, tu quale idea hai di noi?
FLORENCIA, STAVANGER, NORWAY
Per la terza volta ho una specie di storia con un fan di Nick Cave. Sono semplicemente irresistibili. Anche i miei amici che arrivano dallo stesso mondo dicono “I fan di Nick Cave sono davvero troppo gentili e speciali”. Cosa pensi dei tuoi fan?
IO, XX, XXX.
Care Florencia e tu,
quando sono sul palco sento un enorme bisogno che emana dal pubblico. Riconosco questo bisogno perché esiste anche dentro di me. Penso che noi tutti vediamo l’estasi come un’opportunità e ne riconosciamo l’importanza. Ultimamente, questo è un rapporto di mutua dipendenza, che oltrepassa la semplice dimensione dell’intrattenimento ed entra nella sfera del sacro. Dico questo perché per me l’esibizione dal vivo è un processo di fuoriuscita dal proprio ego e dall’idea della propria centralità, un processo in cui ci si lascia andare lasciando sé stessi aperti al pubblico in un reciproco riconoscimento dell’umanità di entrambi. Facendo questo si crea una semplice ma profonda connessione. Di questa connessione sono responsabili sia il pubblico sia il performer – ci si prende per mano, andando oltre noi stessi, verso una più elevata dimensione di reciprocità spirituale per confortarci gli uni con gli altri. Se possiamo fare questo insieme, abbiamo raggiunto qualcosa di sublime.
Sento che col tempo io e il mio pubblico siamo arrivati a una piena comprensione di questo rapporto. Penso che ci siamo accompagnati l’un l’altro in questo luogo dove tutto è amplificato e tutti sentiamo il mutuo e urgente richiamo ad attraversare il nostro soffrire individuale e, cazzo, semplicemente perderci.
Magari ci sono alcuni performer che vedono l’esibizione dal vivo come una strada a senso unico, dove l'artista è dominante e semplicemente recapita, mentre il pubblico, passivo, riceve. Personalmente, non la vedo affatto in questo modo. Come dice lo scrittore Greil Marcus, il performer “ha bisogno di un pubblico aggressivo e critico con la consapevolezza di sé stesso in quanto pubblico...un tipo di pubblico la cui complessità e le cui differenti esigenze spingano l’artista oltre i limiti che lo rassicurano.” Così è come la vivo io. Sento, sul palco, che il pubblico me sta plasmando, come io sto plasmando loro, in un atto di condivisa e primordiale creazione.
In conseguenza di ciò, Florencia, i nostri fan sono diventati singolarmente devoti, vale a dire devoti all’esperienza trascende in sé stessa, così come i Bad Seeds e io siamo diventati devoti al nostro pubblico e ai suoi bisogni. Siamo semplicemente tutti necessari e nella necessità.
E, tu da XX, chiunque tu sia e ovunque tu possa essere, abbi cura di questo terzo fan di Nick Cave con cui “hai una specie di storia”. Sii gentile. Fai tesoro di lui o di lei. Sono davvero persone gentili e speciali, pieni di formidabile bellezza e possono davvero risultare essere la parte migliore di te.
Con amore a voi due,
Nick.