È mercoledì, sono le 21.49 e comincia a piovere. Accendo una sigaretta, fumo sul balcone e ascolto un vinile. Contemplo la pioggia e realizzo che a dispetto di tutta la merda e la crudeltà di questo nostro cazzo di mondo, alcuni momenti sono così preziosi che ci deve essere un Dio o qualcosa di più grande di mee, di te, di tutti. Cosa pensi tu di Dio. Veramente.
Dee, Rosario, Argentina
Tu fumi ?
Susan, Los Angeles, USA
Care Dee e Susan,
un paio di tour dei Bed Seeds fa, mentre stavo cercando di smettere di fumare, mi limitavo a una sigaretta al giorno. Dopo lo spettacolo, appena arrivavo dal palco, Jacek, il mio assistente, mi accompagnava ad una sedia solitaria nel vicolo retrostante la venue, dove mi sedevo a rollarmi una sigaretta. Con immensa aspettativa accesi quel piccolo bianco bastoncino di felicità e inalai. Là, in un supremo momento, tipo Zen, sulla strada e alla deriva in questo mondo, la nicotina entrò nella mia circolazione sanguigna e con un delizioso afflusso di puro significato, Dio proclamò sé stesso a me, come fece con te, Dee, sul tuo balcone, alle 21.49 di quella piovosa sera a Rosario, in Argentina. Quei cinque minuti di interludio, fumando una sigaretta, nel folle caos delle nostre vite – tu sul tuo balcone, io in qualche vicolo di qualche città straniera – sono stati, per parafrasare Leonard Cohen, la crepa attraverso cui entra la luce.
Quindi, cosa penso realmente riguardo a Dio? Bene, più Lui sembra assente, più il cosmo appare indifferente nei miei confronti, più la mia ricerca di senso diventa fervente e necessaria. Tuttavia, per me la reale esistenza di Dio non è la questione fondamentale, la discussione tra fede e scetticismo non lenisce per nulla la tristezza e il senso di vuoto che a volte provo di fronte all’esistenza. Preghiera e meditazione, comunque, mi aiutano enormemente anche se sto pregando un fantasma, un ricordo o un’invenzione. Questi atti di devozione, di investimento nell’inconoscibile definiscono la mia vita. Se Dio sia il mio testimone o se non esista non è cosa che mi riguardi e non ha nessun reale impatto sulla natura spirituale della mia vita.
Mentre il tour dei Bed Seeds proseguiva, io cominciai prevedibilmente a cercare la mia comunione con Dio anche prima dello show, poi a metà giornata finché mi ritrovai infine a cacciarmi sigarette in bocca da quando mi svegliavo fino al momento di andare a dormire ed ero tornato a un pacchetto e mezzo al giorno – sempre prevedibilmente, Dio svanì e tutto quello che mi rimase fu la vecchiaia e l’infernale vizio del fumo, mentre tossivo e rantolavo in giro per l’Europa. Dopo il tour ho semplicemente smesso e da allora non ho più fumato una sigaretta.
A volte penso di aver scoperto Dio in altre situazioni. A volte avverto una qualche presenza divina e altre volte no – ma ancora anelo un significato e ancora lo cerco. Una missione idiota, forse, ma ovunque mi porti questo viaggio, per favore, Dee, la prossima volta che siedi sul balcone con la pioggia che cade, metti un disco dei Bad Seeds – qualcosa di rumoroso o qualcosa di tranquillo, non importa – e fumatene una per me. Sarò con te in spirito.
Con amore,
Nick.