[] Una parte della storia di Pinocchio parla di questo:
Geppetto (il padre di Pinoccho) viene ingoiato da una balena gigante mentre sta cercando Pinocchio. Quando Pinocchio apprende questa notizia si inoltra nelle profondità dell’oceano per trovare la balena che ha inghiottito Geppetto. Pinocchio si fa strada dentro la balena e si riunisce a suo padre. I due accendono un grande falò per far starnutire la balena, quindi vengono scaraventati a riva e possono ricominciare la loro vita insieme.
Il dato di fatto è, in sintesi, che il figlio salva il proprio padre dall’abisso. Come la mettiamo con le persone come noi? Che succede se il figlio muore? Perdiamo la possibilità di essere salvati e di evolvere? []
K., LONDRA, REGNO UNITO
Caro K.,
Ho letto della morte di tuo figlio sul giornale. Mi dispiace molto. Grazie per la tua lettera, è onesta, penetrante e benissimo articolata. Penso sia meglio non pubblicarla per intero, per non riaccendere attenzioni che potrebbero causare inutili sofferenze a te e alla tua famiglia. Spero non ti dispiaccia.
Hai parlato della storia di Pinocchio, una storia che amo molto, l’ho inserita tra i miei libri preferiti in un recente post di RHF. Geppetto, l’artefice e il padre del bambino/burattino Pinocchio, intrappolato nel ventre oscura della bestia è una metafora molto potente del padre che è stato separato dal suo bambino, del padre in lutto. L’epico racconto del tentativo dell’incorreggibile Pinocchio di riunirsi al padre e di diventare un bambino vero è uno dei più commoventi di tutta la letteratura.
Noi padri in lutto, tutti noi, all’inizio siamo nel vasto e buio ventre della bestia. Anche noi siamo diventati il bambino, come dici tu nella lettera, e forse qualche forza oscura ci aveva destinato a esserlo da sempre. Per un po' diventiamo noi colui che muore, come se fossimo immersi in un'oscurità da cui non sembra esserci via di scampo. Ma tu fai anche cenno all’incapacità del bambino a salvare il padre dall’abisso, se il bambino muore. Alla fine, ho scoperto che questo non è vero. Ho scoperto che, dopotutto, lo spirito di mio figlio è stato in grado di liberarmi da questo luogo terribile.
Gli spiriti dei nostri figli possono diventare le guide che alla fine ci conducono fuori dal buio. Dopo un po' di tempo, ho scoperto che lo spirito di mio figlio ha sfidato il mare, ha trovato la balena, ci è entrato e, accendendo il fuoco, ha scosso la balena e mi ha liberato dal suo interno non illuminato, "scaraventandomi a terra".
Per la maggior parte del tempo, in questo periodo, mi sento sulla terra solida, nell'aria e nella luce. Ma il processo è stato lento. Tu sei nei primissimi giorni. Per me sono passati quattro anni da quel giorno e ancora mio figlio viene a salvarmi, a farmi da genitore, a farmi da padre, quando l'oscurità si riafferma. Tuttavia, intravedo che un giorno mio figlio potrà lasciar andare la mia mano e tornare alla sua forma di spirito - il bambino - ed essere libero. E io potrò diventare di nuovo suo padre. Quel giorno sta arrivando, ma non è ancora arrivato, né per te né per me. Stiamo ancora, come hai detto tu, in qualche misura, "vivendo in un altro mondo" con i defunti.
Ho letto di nuovo Pinocchio questa settimana, dopo che tu mi hai scritto – non l’avevo riletto dopo la morte di mio figlio e l’ho trovato di grande aiuto. Che profondo piccolo libro è! Queste storie ci parlano, attraverso i secoli, e ci offrono immagini potenti che possono esprimere i nostri sentimenti più profondi e aiutarci a dare un qualche senso alle cose. Grazie per avermelo ricordato e, di nuovo, mi dispiace molto per il tuo bambino.
Con amore, Nick.
Puoi leggere l'originale qui.