"Your face has fallen sad now...for you know the time is nigh
When I must remove your wings and you, you must try to fly"

("The Ship Song", 1990)


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[2009] Nick Cave, intervista riguardo Johnny Cash alla rivista uncut - Gennaio 2009 (torna all’elenco)

Com'è avvenuto il tuo incontro con J.Cash?

Ho ricevuto 2 telefonate da Rick Rubin. La prima quando ero in vacanza da qualche parte nel sud della Francia e mi è arrivata del tutto inattesa - lui mi chiedeva se avevo problemi nel caso J.Cash registrasse The mercy seat. Ed era proprio una cosa strana - nessuno poteva nemmeno supporre dove mi trovavo ed ecco che mi arriva questa chiamata strana.
Non avevo problemi con la faccenda . Così tutto è andato liscio. E ho preso il disco e l'ho sentito e ne sono stato davvero, davvero commosso. E ho pensato che alla canzone era stato offerto di svelare un'altro aspetto che io non le avrei mai dato. Era solo la sua età e la sua statura e quello che era successo che ha portato a quella interpretazione di quella canzone. E aveva quella eccitante clavicembalo nel finale.
Così è stato uno di quei piccoli doni che non puoi mai prevedere. La volta successiva ero a L.A. in tour e ho ricevuto un'altra di queste chiamate di Rick Rubin che mi chiedeva se volevo andare a cantare con Johnny Cash il giorno seguente. Naturalmente lo volevo ma nello stesso tempo ero pieno di trepidazione riguardo l'intera faccenda. Mi aveva detto solo di portare un paio di canzoni e che avremmo fatto quelle. In effetti Warren Ellis mi ha suggerito la canzone di Hank Williams "I'm so lonesome I could cry". Abbiamo anche fatto una piccola versione di "Cindy Cindy" che era molto divertente.
Ma lui era là con June ed era assolutamente incredibile, quella donna. Quando ho menzionato Cindy Cindy, loro hanno detto: "Oh, la conosciamo" e questa canzone particolare ha questi versi fluttuanti dove tutti ci buttano dentro qualcosa e loro si gridavano l'un l'altro versi che io non avevo mai sentito. "Ti ricordi quello : Se avessi un ago? " - e quel genere di cose. Era una gioia guardarli. Ma il pezzo forte è stato la canzone di Hank Williams. Lui l'aveva già fatta prima - e io non lo sapevo. E ha detto che era la canzone di H.Williams che preferiva.


In che stato fisico era?

Quando l'ho visto ero una mezz'ora in anticipo. Bene, in realtà io ero puntuale e lui era in ritardo di mezz'ora. Io stavo seduto nello studio di registrazione con la band e Rick e poi lui è comparso e c'erano dei gradini che doveva scendere per entrare nello studio . Qualsiasi fosse il suo stato fisico - uno dei problemi credo fosse il diabete - quando passava dalla luce al buio non riusciva a vedere , era praticamente cieco per 10 minuti, così quando è arrivato dentro lo studio, sembrava davvero ammalato, ed è stato aiutato da due persone a scendere le scale.
Teneva le braccia stese in avanti e diceva: "Sei lì, Nick? Sei lì?" E io mi sono detto: accidenti, come farà questo tipo a riuscire a cantare qualcosa? Ad essere lasciato solo giù dalla scala? Così è stato un bello shock, sai? Poi si è seduto e ha parlato e i suoi occhi si sono adattati alla luce, così era in grado di vedere e così ci siamo seduti vicini e abbiamo parlato un po'. Poi lui ha detto: Che cosa vuoi che cantiamo? E io gliel'ho detto e la band ha cominciato subito a suonare- erano incredibili- e lui ha cantato. Ero segretamente terrorizzato di non essere in grado di cantare questa canzone con lui- che potesse essere in qualche tipo di chiave alla quale non riuscissi ad accedere e che tutto sarebbe andato in malora. Ma tutti erano così rilassati e anche lui era così rilassato e generoso con le sue lodi che alla fine mi sono sentito bene quando effettivamente ho cantato.
Quando la canzone è finita c'è stata questa sorta di silenzio ed è arrivata la voce di Rick Rubin attraverso il microfono che diceva: "Dobbiamo farla di nuovo" . E allora io: "Sì, ho cantato in modo piatto, non è vero?" E lui fa: " No, è Johnny che è piatto". Così improvvisamente ho avvertito un senso di libertà nel cantare la canzone. Ce l'avevo fatta. Poi mi hanno fatto cantare qualche accordo armonico sull'altra canzone. E io : "Non vorrete davvero che lo faccia?" E June:" Tu vai lì e canti quegli accordi!" E io, obbediente come una pecora:"Va bene".


Abbiamo sentito che la voce di Johnny se n'era andata e lui doveva pregare per ritrovarla.

Sì, in effetti, si era ritrovato a fare queste lunghe lamentele riguardo molte cose, diceva che aveva avuto la polmonite tre volte quell'anno e che una mattina si era svegliato e la voce se n'era andata completamente via. E che si era messo in ginocchio e aveva detto a Dio:" Non ho mai chiesto niente nella mia vita, non ho mai chiesto niente, perciò ridammi la mia voce, così posso andare a cantare con Nick Cave" . E poi ha detto:" Mi sono svegliato la mattina seguente e cantavo come un uccello!". E June faceva: "Hallelujah ! Hallelujah!"
Era una persona vera ed era straordinario. Quando ha cominciato a cantare ecco che tutta la sua malattia sembrava scomparsa. E ha riacquistato energia . Ho spesso sentito cose del genere e spesso sono solo stronzate ma questa era vera sul serio. Mentre sedevo là con lui e gli parlavo, mi chiedevo se sarebbe stato in grado di cantare una cosa qualsiasi. Ma poi quando si è seduto là c'era proprio questa forza vera, questa forza della natura che è uscita da lui. Poi dopo due ore, quando me ne sono uscito fuori, pensavo :accidenti, che cosa è successo? Quella era una cosa straordinaria. Mi sentivo come se avessi davvero visto qualcosa che per me era immensamente confortante, piena di ispirazione e davvero incredibile.


Alcuni fans dei lavori precedenti dicono che le cose realizzate con Rubin non hanno il ritmo e lo stile forte e deciso dei dischi precedenti.

Non sono d'accordo. Per fare una cosa del genere- quello che Rick ha fatto con lui- ho sentito critiche da certa gente, che Rick lo aveva prosciugato col riportarlo in studio. Ma io debbo dire che era il contrario. Gli aveva dato energia e restituito qualcosa che non aveva più avuto da tempo. Ora c'erano certe canzoni che faceva cantare a Johnny e che lo portavano davvero dentro un'area rischiosa. "Personal Jesus" e cose del genere. E' rischioso trascinare quest'uomo che è una leggenda nelle zone impervie della musica contemporanea e aspettarsi che ne esca qualcosa. Ma a me piace il modo in cui ha fatto quelle canzoni: la canzone degli U2, sono stati grandi. E poi penso che ci fossero abbastanza canzoni vecchie da far sì che quei dischi funzionassero.

Cosa pensi di Cash come cantante? Più che cantare sembra che intoni dei recitativi.

E' tutto nel tono, e nel modo particolare di dividere le frasi musicali . Lui ha questo modo incosueto di dividere le frasi. E' ritmico, mi sembra, ma è davvero su un unico tono. Come quella canzone di Bob Dylan "It ain't me babe" - "No, no , no!" Ma restando su un unico tono in quel modo certe volte aggiunge una certa gravità a quello che canta. E anche col tono della sua voce. Non credo che altra gente riesca a cantare in quel modo. Questo è il fatto. Sai, ascolti davvero ogni parola che esce fuori come un tuono.

Ci sono molti aspetti complessi in Cash. Il senso del peccato, il pericolo e la giustizia biblica. E poi aveva anche quel carisma da palcoscenico...

Ho visto quello show che ha fatto a Londra forse 10 o 15 anni fa. Era in tre parti. Ha fatto le canzoni più vecchie con una piccola band e poi si è seduto e ha suonato. Era nel periodo in cui è uscito il primo di quei dischi sull'America, mi pare. A metà si è seduto e ha suonato queste cose alla chitarra da solo e alla fine è arrivata June ed è stata una grossa festa fino alla fine. E lui davvero ha mostrato queste tre parti di sé in un modo abbastanza inconscio. Quando ha fatto quelle canzoni a metà dello show, ti si raggelava la schiena perché era così...c'era qualcosa che non funzionava nella sua voce. Quando la teneva bassa c'era qualche irritazione che usciva fuori con la sua voce, ma lui cantava lo stesso.
Era così bello e così devastato nello stesso tempo. E c'era un tale contrasto con le canzoni più vecchie. Poi è andato avanti e ha fatto delle cose con June Carter, facendo Jackson e quel genere di materiale e schiaffeggiandosi le ginocchia. Sul palco sembrava piuttosto a disagio mentre faceva le canzoni finali: come se fosse da qualche altra parte. Ed era quando faceva quelle canzoni da solo che era così bello. Ma io l'ho incontrato solo per quelle due ore nello studio e lui era esattamente come pensavo che sarebbe stato.


Era un genio?

Non so cosa significhi quella parola.

Quale periodo preferisci?

Ascolto tutti i differenti periodi. Qualche volta lo ascolto molto e qualche volta non lo ascolto per anni. E qualche volta sembra che lui abbia una enorme influenza sulle cose,

Ha avuto un'influenza importante su di te?

Mi ricordo Mark.E. Smith quando è venuto da me una volta nei suoi consueti modi affascinanti e mi ha detto :"Chiunque canti con una voce profonda è uno stronzo" o qualcosa del genere. E io:"Va bene, ma cosa mi dici di Johnny Cash?" E lui:" Oh,no, hai ragione". Ma per quel che mi riguarda mi ha dato la licenza di cantare in un certo modo. Non che io canti come Johnny Cash o che pensi di avere quel tono di voce ma ho scoperto un modo di cantare cercando di cantare le sue canzoni, dove potresti stare fermo e trovare un tipo di tono rilassato. Potevi adagiarti in quel posto dove si adagia lui e lo stesso c'era in questo una certa forza.
Ho scoperto questo cercando di cantare cose di Muddy Waters, e cercando di cantare "Long Black veil" e quel tipo di canzoni che registrava anni prima. Che se semplicemente stavo fermo e cantavo in modo quieto, avevo questo piacevole tono nella mia voce che non sapevo affatto di avere. Perché nei Birthday Party più che altro gridavo e non potevo cantare in modo soft perché la musica era così forte. E' stato quando abbiamo cominciato a cantare musica soft che ho scoperto che c'era questo tipo di fluidità nella mia voce che non mi ero reso conto di avere. E questo è stato soprattutto quando ho cercato di cantare quelle canzoni di Johnny Cash.

Dunque c'è un potere nel controllo e nella moderazione?

Assolutamente e questo ha influenzato il tipo di canzoni che ho scritto per un certo periodo. Ed effettivamente sono un cantante migliore quando canto in modo calmo che quando canto forte. La mia voce mi spinge verso un tono diverso quando canto ad alta voce che è piuttosto sgradevole. La gente mi perdona, ma c'è qualcosa di vero in tutto questo, penso qualcosa che ha a che fare con il cantare da crooner.

Traduzione di Anna Mezzanotte.

http://www.uncut.co.uk/music/johnny_cash/special_features/12695

 



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