
Tracklist:
1. Chicken scratch
2. Fitzcarraldo
3. The big bend
4. Wa ya you
5. Up to us
6. Troubles
7. La paix
8. Take it on the chin
9. Wa Nazu
10. Sleeping beauty
11. God is a mistery
Anno: 2013
Label: Glitterbeat Records
Link: Here/Qui
Troubles è il terzo lavoro dei Dirtmusic, ed arriva a tre anni dal precedente lavoro, BKO. Il titolo del disco prende il nome dalla situazione problematica che viveva la capitale del Mali, Bamako, dove il disco è stato registrato nel Settembre 2012.
A differenza del precedente lavoro, qui Chris Brokaw non è della partita, rendendo il trio un duo, composto da Hugo Race e Chris Eckman.
Troubles vede la collaborazione con diversi musicisti maliani, alcuni dei quali provenienti dalle band di Ben Zabo e Samba Toure, presenti anche come guest voalist in alcuni brani. Il risultato è, ancora una volta, un disco di raro fascino. Se BKO era un lavoro improntato sul blues, dove si poteva sentire il vento del deserto, Troubles è un disco dove l'elettronica ed una ritmica sincopata, si uniscono a liriche talvolta surrate.
La traccia che apre il disco, Chicken Scratch è un limpido esempio di quel che sarà l'album, con l'inconfondibile voce di Hugo che si intreccia a quella di Ben Zabo, che contribuisce alla stesura del brano con Race ed Eckman, mentre la sezione ritmica è in grado di trasportare l'ascoltatore nel cuore dell'Africa.
Ritmi che si ritrovano anche in Fitzcarraldo, il secondo brano dell'album vede la partecipazione di Catherine Graindorge, il cui violino si unisce alla chitarra di Chris Eckman nel finale del brano, come a spezzare l'incessante incedere della sezione ritmica.
La strumentale The Big End fa da apripista a Wa Ya You, scritta in collaborazione con Samba Toure, che presta la voce al brano. Up To Us, uno degli highlight del disco, rallenta un po' i ritmi, presentandosi quasi come una dolce ballata, scandita dalla rassicurante voce di Hugo Race.
La title-track, troubles, è forse il brano più "rock" dell'album, anche se poi le chitarre vanno a svanire, lasciando spazio al meraviglioso balafon suonato da Kassim Keita.
La Paix ritorna ad alzare il tiro con un ritmo incalzante. Le parole di questo disco sono la ciliegina sulla torta di un brano bellissimo, musicalmente notevole.
"I giovani del Mali sono alla ricerca della conoscenza / Gli studenti vogliono imparare / fate del vostro meglio per restare uniti/ così il nostro paese può progredire" ed ancora "La pace è la cosa migliore che puoi volere per il nostro paese / la pace è necessaria nel nostro paese / Perché è sinonimo di unione / Tutti gli artisti del Mali / Anche quelli in Inghilterra / Sono uniti e vogliono il progresso del paese
Queste alcune parti significative del testo, scandite dalla voce della cantante Aminata Wassidjé Traoré.
Più blueseggiante è Take It On The Chin, seguita dalla eterea Wa Nuza, cantata magistralmente da Virginie Dembélé. La struttura basica del brano, quasi minimalista, mette ancora più in risalto la sua splendida voce.
Il disco si chiude con Sleeping Beauty e God Is A Mistery un brano dove le sonorità tipicamente Maliane prevalgono su tutto il resto, anche grazie alla caratteristica voce di Zoumana Tereta.
Non c'è un dubbio he Troubles sia un disco che segna il percorso di una band, un percorso che - fino ad ora - ha raramente incespicato, pur camminando sulle difficili dune del deserto.